GRIMOLDI, BANCA ETRURIA: GIUSTA PROTESTA DEI RISPARMIATORI TRUFFATI CONTRO RENZI E LA BOSCHI. IN CHE PAESE NORMALE CHI HA PROTETTO TRUFFATORI DEI CORRENTISTI NON SI DIMETTE MA PUO’ ANZI MODIFICARE LA COSTITUZIONE?
“E’ totalmente comprensibile la rabbia e la frustrazione dei risparmiatori truffati da Banca Etruria, che oggi ad Arezzo hanno lanciato uova contro la sede della banca e scandito slogan contro il Governo, contro il premier Renzi ed il ministro Boschi. E’ una vergogna che a distanza di cinque mesi questo Governo, tanto attento e premuroso quando si tratta di fare gli interessi dei poteri forti amici, delle banche amiche o delle compagnie petrolifere amiche degli amici, non abbia ancora varato il decreto per rimborsare le migliaia di correntisti e obbligazionisti truffati dai vertici delle quattro banche salvate in fretta e furia, con una riunione di urgenza di domenica, da questo Governo.
Ed è altrettanto vergognoso che il ministro Boschi resti al suo posto nonostante un conflitto di interessi monumentale, con un padre ex vice presidente di Banca Etruria indagato, che per sfuggire alle rivalse dei risparmiatori truffati si è spogliato di tutti i suoi beni e oggi risulta possessore solo di un orto. In un Paese normale Renzi e la Boschi sarebbero già andati a casa da quella domenica di novembre in cui hanno fatto il decreto ad hoc per salvare Banca Etruria e le altre banche, sacrificando i poveri risparmiatori sull’altare dei loro interessi: qui invece non solo Renzi e la Boschi non si dimettono ma sono pure gli artefici di una pessima riforma costituzionale. Ma in quale Paese normale si fa modificare la Costituzione a chi ha scelto di proteggere i truffatori che hanno rovinato migliaia di onesti correntisti?”
Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda