GRIMOLDI – CONTINUA EMERGENZA SICUREZZA SU TRENI E STAZIONI LOMBARDE: COSA ASPETTA ALFANO A MANDARE UOMINI IN LOMBARDIA? VUOLE CHE PRIMA CI SCAPPI IL MORTO?

“L'allarme sicurezza sui treni e nelle stazioni in Lombardia non è un'eccezione ma una regola. Ieri i due vigilantes pestati nella stazione di Bergamo da un gruppo di extracomunitari ubriachi, tre giorni fa un sudamericano sulla tratta Milano-Lecco ha ferito un ragazzo con un machete, due settimane fa un pregiudicato romeno, sulla tratta di Cassano d'Adda, ha sfondato il cranio con un martelletto ad una studentessa e sempre due settimane fa un extracomunitario ha aggredito e rapinato una donna alla stazione bresciana di Palazzolo.

Un bollettino di guerra e per puro miracolo non c'è ancora scappato il morto. La Regione Lombardia ha fatto tantissimo mettendo a disposizione, pagandoli con i soldi regionali, vigilantes, come quelli picchiati ieri a Bergamo, per rendere più sicuri i nostri treni, ma è evidente che non basta: servono i militari, nelle stazioni e sui convogli. Il ministro Alfano non può continuare a dormire e lasciare i treni lombardi in balia di bande di delinquenti extracomunitari. Cosa aspetta il Viminale a inviare uomini nelle stazioni e sui treni della Lombardia? Basta perdere tempo, se ci scapperà il morto sarà colpa del ministro degli Interni e del suo menefreghismo davanti alle nostre continue richieste di dare maggiore sicurezza ai pendolari lombardi".

Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord