“A tenere in piedi il sistema bancario sono soprattutto piccoli imprenditori, artigiani, partite Iva. Lo dicono i numeri: i finanziamenti fino a 250mila euro rappresentano il 25% di tutte le sofferenze bancarie del nostro Paese, mentre le sofferenze bancarie oltre i 500mila euro rappresentano ben il 66%. Questo significa che chi è in difficoltà nel ripagare le banche sono soprattutto le grandi imprese o i grandi gruppi, viceversa quelli che stanno tenendo in piedi il sistema bancario sono le piccole aziende, i piccoli imprenditori, che sono, guarda caso, il tessuto produttivo della Lombardia. Questo significa che c’è una parte sana e produttiva, ben radicata qui in Lombardia, che è quella che riesce a mantenere, seppur tra mille difficoltà, i propri impegni con le banche e in questo modo fa sì che il sistema bancario possa poi prestare soldi ai grandi gruppi che invece, come vediamo da questi numeri, non rendono questi soldi mettendo in difficoltà l’intero sistema”.

Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda che, questo pomeriggio, ha partecipato a Palazzo Pirelli al Convegno "Dove vanno i nostri risparmi. Banche a rischio?".

“Nell’ultimo anno – ha quindi osservato l’on. Grimoldi - i finanziamenti bancari alle imprese sono calati di 15 miliardi. Poi ci dicono, Renzi e i suoi ministri, che l’Italia è ripartita: ma se non ci sono i finanziamenti per le imprese vorrei capire come può esserci una vera ripresa dell’economia reale. E poi, a proposito di economia reale, vorrei fare una domanda: ma come si fa a tutelare i correntisti in un Paese come il nostro dove i danneggiati dal crac di Banca Etruria non possono rivalersi sugli amministratori che risultano nullatenenti? Ma in quale Paese l'ex vice presidente di Banca Etruria, tra l'altro padre di un ministro del nostro Governo, risulta possedere solo un orto? Come possono i risparmiatori truffati da Banca Etruria rivalersi se l’ex vice presidente fa risultare il possesso solo di un orto?”