“Come Lega Lombarda sosteniamo e condividiamo completamente il progetto di legge regionale per 'la promozione, tutela e conservazione della Lingua Lombarda e delle sue varianti'. La sosteniamo con convinzione e con orgoglio, perché questa proposta di legge ha anche la finalità di ribadire la difesa di quello che noi lombardi siamo, della nostra identità e della nostra storia, di cui i nostri dialetti, con le loro varianti ma con una radice comune unica, sono una parte essenziale.". Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda, che tiene a ricordare come "poco più di 150 anni fa, quando il territorio lombardo era sotto il dominio dell'impero austroungarico, i funzionari austriaci che venivano mandati qui in Lombardia si impegnavano ad imparare la nostra lingua locale, per meglio integrarsi e comprendere il nostro territorio che già allora, per l'impero austroungarico, era quello più importante e più ricco in termini di tasse versate a Vienna, esattamente come poi accade anche oggi per la Lombardia, da un punto di vista fiscale, con Roma". "La proposta di legge regionale, presentata dal gruppo della Lega Nord, si inquadra poi - ha aggiunto Grimoldi - in un messaggio politico che la Lega Nord vuol dare: siamo stufi di amministratori locali, che a volte malauguratamente vengono eletti, e che si vergognano della loro storia e identità, che magari tolgono il cartello stradale in dialetto per poi metterlo in cinese o in arabo. Ecco, con questa proposta di legge vogliamo difendere la nostra identità e la nostra lingua, vogliamo difendere chi siamo e il patrimonio storico e culturale del nostro territorio lombardo"