ANCHE LA CORTE DEI CONTI STRONCA LA LEGGE DI STABILITÀ; RENZI PRENDA ATTO DEL PROPRIO FALLIMENTO
Dopo la bocciatura rifilata ieri dai tecnici di Camera e Senato, oggi è la Corte dei Conti a stroncare senza possibilità d'appello la manovra economica di Renzi: i tagli annunciati sono in realtà solo spot elettorali, perché non hanno alcuna copertura e fanno ricadere i problemi, aggravandoli, sugli anni a venire; inoltre come denunciato da amministratori locali anche di sinistra, come Chiamparino, questa manovra finanziaria obbligherebbe le Regioni ad aumentare la pressione fiscale sui cittadini, per poter garantire loro l'erogazione dei servizi essenziali. Insomma, un fallimento su tutti i fronti della politica economica dell'esecutivo e uno smascheramento delle solite promesse del premier. Se a fare una figuraccia simile fosse stato un governo di centrodestra, la notizia avrebbe guadagnato le aperture di tutti i tg e i giornali, con la richiesta di dimissioni, manifestazioni di piazza e chissà cos'altro da parte del Pd. Mi sembra quindi il minimo che Renzi prenda atto del proprio fallimento e si faccia da parte; domenica avrà la dimostrazione che non è solo la Corte dei Conti ma sono i cittadini italiani e tutte le categorie professionali ad averne piene le scatole delle sue bugie, e dalla moltitudine presente a Bologna partirà finalmente la liberazione dal governo delle tasse e dell'invasione.