Grimoldi – Immigrati. Facciamo come Germania, Austria ed Estonia: iniziamo i rimpatri. Mandiamo un segnale forte: non partite perche’ poi vi rimpatriamo
Sono sempre più i Paesi UE che, oltre a blindare i propri confini, stanno accelerando sui rimpatri degli immigrati irregolari. Prima la Germania, poi l’Austria, ora anche l’Estonia che annuncia rimpatri per mandare un segnale forte agli immigrati: quello di non partire perché tanto, comunque, verranno rimandati a casa.
Lo stesso segnale che da anni ha dato la Spagna con i respingimenti in mare: non partite, tanto vi respingiamo e vi rimandiamo indietro.
E infatti in Spagna non si verificano sbarchi.
Il premier Gentiloni e il ministro Minniti mandino gli stessi segnali: cominciamo finalmente a respingere i barconi quando si avvicinano alle acque italiane, respingiamo le navi delle ONG che fanno il servizio taxi in staffetta con gli scafisti e iniziamo a rimpatriare i clandestini.
Secondo i dati forniti dal ministero degli Interni la maggior parte degli immigrati che stiamo ospitando arrivano dalla Nigeria (37.551), dall’Eritrea (20.718), dalla Guinea (13.342), dalla Costa d`Avorio (12.396), dal Gambia (11.929), dal Senegal (10.327) e dal Mali (10.010).
Nessuno di questi scappa dalla guerra: cominciamo un’importante azione di rimpatri, con accordi con i Paesi di provenienza, di questi immigrati africani, e mandiamo anche noi un segnale forte.
Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda-Lega Nord