GRIMOLDI (LEGA NORD) – TURCHIA: PERCHE’ DA BRUXELLES A BERLINO NESSUNO DIFENDE OLANDA DA INSULTI E MINACCE DEL SULTANO ERDOGAN? PERCHE’ ITALIA TACE COME SEMPRE?

13 marzo - Qualche settimana fa il sultano Erdogan ha accusato la Germania di essere ancora un Paese di nazisti, adesso ha traslocato l’aggettivo nazista anche alla povera Olanda (dimostrando la sua palese ignoranza della storia moderna, ignorando il dazio in vite umane pagato dagli olandesi ai nazisti) e non pago continua ad insultare e minacciare gli olandesi (cosa vuol dire quando dice ‘gli olandesi pagheranno un caro prezzo’, è una minaccia di attentati?).

Eppure, nonostante tutto questo, da Bruxelles registriamo il solito silenzio, da Berlino poco o niente e da Roma il nulla totale.

Ma quanto ci vuole a questa Europa, e all’Italia di Gentiloni, per aprire una volta per tutti gli occhi sulla Turchia di Erdogan, a cui la UE ha regalato fiori di miliardi per evitare di farci invadere dai profughi siriani che ci spediva a suo piacimento e a cui tutti, da Bruxelles a Berlino, facevano la corte fino a qualche mese fa, anche quando Erdogan faceva reprimere nel sangue le manifestazioni di piazza degli studenti, anche quando Erdogan incarcerava oppositori, anche quando Erdogan chiudeva i giornali scomodi o ne sostituiva i direttori, anche quando Erdogan ne faceva di cotte e di crude con i Curdi.

E’ un po’ tardi per svegliarsi ora, ma sempre meglio tardi che mai: qualcuno da Bruxelles, Berlino e anche da Roma vuol decidersi a dire che questa Turchia, questo sultanato islamico, non è Europa e mai entrerà in Europa?

Lo afferma l’on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord.