CALDEROLI. CALENDA PARLA COME CONFINDUSTRIA. TORNIAMO AL VOTO E NON ACCADRÀ NULLA AL PAESE, MA SOLO A LUI CHE PERDERÀ LA POLTRONA DI MINISTRO
02 febbraio - È ridicolo l'allarme lanciato dal ministro Calenda per cui sarebbe a rischio la tenuta del Paese se si andasse al voto a giugno.
Erano gli stessi avvertimenti terroristici che i soliti poteri forti lanciavano nel caso avesse vinto il Leave alla Brexit, nel caso avesse vinto Trump alla Casa Bianca e nel caso avessero vinto i No al referendum.
A mettere a rischio la tenuta del Paese sono stati questi quattro governi consecutivi non eletti dal popolo e chi li ha sempre caldeggiati e sostenuti, a cominciare da Confindustria che si è schierata contro la Brexit, contro Trump e contro il No al referendum. Ridiamo la parola al popolo, come succede nelle democrazie, e non accadrà nulla di catastrofico, a parte il fatto che Calenda perderà la poltrona di ministro...
Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord