ON. GRIMOLDI (LEGA NORD) – DONNA INCINTA A MILANO SEGREGATA IN CASA E PICCHIATA A CALCI E PUGNI? VIOLENZA CHE FA RABBRIVIDIRE

Grimo1“Il gravissimo caso di violenza domestica avvenuto a Milano, dove un immigrato marocchino ha aggredito la moglie incinta di sei mesi con calci e pugni alla pancia, mettendo in grave pericolo la donna e il feto, solo perché la donna era uscita di casa, rifiutando di farsi segregare, fa rabbrividire.

Negli scorsi mesi ho depositato alla Camera dei Deputati una mia proposta di legge con la previsione della pena dell'ergastolo, senza alcuna possibilità di attenuanti o sconti di pena, nei casi dove la violenza, connotata da crudeltà e premeditazione, causa non solo la morte della vittima, ma anche gravi lesioni personali, come accade per chi stupra, sfregia con l’acido e brucia una donna.

Ma di fronte a questo gravissimo caso avvenuto a Milano mi domando se tra le fattispecie da inserire tra quelle punibili con l’ergastolo non debba esserci anche la segregazione in casa della donna e la violenza su una donna in gravidanza, con gravi rischi per il feto.

Continuo a pensare che sia necessario punire questi violenti con il massimo della pena, gettandoli in una cella e buttando via le chiavi.

Lo afferma l’on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord.