LOMBARDIA APPROVA LEGGE DI CONTRASTO A BULLISMO E CYBER-BULLISMO, COLLA: “IMPEGNO CONCRETO PER SCONFIGGERE FENOMENO SEMPRE PIÙ DIFFUSO E PREOCCUPANTE”

cyberbullismoMilano, 24 gennaio -  Approvato oggi dal Consiglio Regionale il progetto di legge regionale di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. In merito è intervenuto il correlatore e vicecapogruppo della Lega Nord Jari Colla.  

“Con questa legge – afferma Jari Colla – la Lombardia si impegna in maniera concreta a combattere un fenomeno purtroppo sempre più diffuso e preoccupante, quello del cyberbullismo, che ormai coinvolge decine di migliaia di giovani: oltre 70 mila ragazzi solo in Lombardia hanno dichiarato di essere stati vittime di questi episodi.

La rete infatti, con tutti i grandi vantaggi che ha portato alla vita di tutti i giorni, ha comunque palesato anche alcuni aspetti fortemente negativi, specie con il diffondersi dei social network fra giovani e giovanissimi. Abbiamo constatato come la cronaca di questi ultimi anni sia piena di episodi legati a ragazzi vittime di atteggiamenti vessatori da parte di loro coetanei che molto spesso e con troppa facilità compiono azioni di cui non comprendono gravità e conseguenze.

In questo senso la Lombardia si dimostra ancora una volta all’avanguardia, cercando di mettere un freno ai fenomeni di bullismo e bullismo telematico, ma soprattutto puntando alla prevenzione di questi atteggiamenti.

La legge sostiene quindi interventi per il rispetto della legalità e della dignità dei nostri ragazzi, in particolare nell’ambiente scolastico oltre a promuovere l’uso consapevole di internet e degli strumenti informatici. Tra gli interventi finanziabili dalla legge vi sono anche iniziative rivolte al sostegno delle vittime e al recupero degli autori di questi reati.  

Altra novità importante di questo provvedimento è l’istituzione di un’apposita Consulta Regionale, con lo scopo di raccogliere informazioni e individuare linee di azione e di collaborazione fra i numerosi Enti ed associazioni che si occupano di questo fenomeno.

Si è fatto un lavoro condiviso – conclude Jari Colla – e di qualità, pensiamo che  soltanto con una stretta collaborazione fra azione istituzionale, impegno della scuola e monitoraggio delle famiglie si potrà riuscire a ridimensionare, e magari anche sconfiggere, questa preoccupante realtà.”