CALDEROLI. CONTI PUBBLICI. CON PADOAN IL DISASTRO PERFETTO: MA COSA ASPETTA A DIMETTERSI DOPO IL SUO FALLIMENTO CERTIFICATO DAI NUMERI?

calderoli-porcellum16 gennaio - Un anno fa, nel gennaio 2016, il ministro Padoan sosteneva nelle sue dichiarazioni pubbliche che il 2016 sarebbe stato l’anno della svolta, con una crescita del Pil italiano superiore all’1% (in alcune dichiarazioni di parlava dell’1,2%) e una riduzione del debito pubblico.

Strada facendo il ministro Padoan ha dovuto rivedere le stime di crescita del Pil sempre più al ribasso, accontentandosi di un misero 0,8%, uno dei peggiori risultati a livello europeo, mentre il dato di novembre del debito pubblico segnala il nuovo record di 2229 miliardi con una crescita nei primi undici mesi del 2016 di 56 miliardi.

E meno male che secondo Padoan doveva calare…

Aggiungiamo che nei tre anni di gestione del ministro Padoan il debito pubblico è aumentato di oltre 93 miliardi di euro…

Eppure in questo triennio in Italia, come certificato dall’Istat, in Italia sono aumentate le entrate fiscali, è aumentata la pressione fiscale, è aumentata l’Iva, destinata ad aumentare anche nei prossimi anni (e per questo si prevede una  ulteriore stangata da 782 euro a famiglia), sono aumentate le tariffe, è aumentato il costo dei servizi.

Ricordiamo che la disoccupazione generale è rimasta stabile, quella giovanile è al 39%, l’utilizzo dei voucher è esploso.

E adesso arriva una bella letterina della Commissione Ue che chiede chiarimenti sui nostri numeri e sul nostro debito e una correzione da tre miliardi e mezzo.

Così chiudiamo il cerchio perfetto del disastro economico.

Ministro Padoan dobbiamo andare avanti?

Tutti questi numeri certificano un fallimento totale della politica economica avviata dal Governo Renzi e proseguita con il Governo fotocopia di Gentiloni, dove il Mef è sempre in mano a Padoan, cui rivolgiamo una sola domanda: ministro ma cosa fa ancora lì? Cosa aspetta ad andarsene? Vuole per forza farci fare la fine della Grecia? Forza ministro Padoan, dopo averci trascinato sugli scogli ora imiti capitan Schettino e lasci la nave prima che affondi del tutto…

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord