“I nuovi CIE allo studio del Governo da 1500 posti complessivi non servono a nulla e non risolverebbero i problemi.

L’Italia in questo momento sta ospitando 180 mila richiedenti asilo, in strutture o alberghi, e di questi solo 1000 sono siriani e gli altri 179mila sono prevalentemente africani o asiatici, come confermano i dati forniti dal ministero degli Interni, per cui la maggior parte arrivano dalla Nigeria (37.551), poi Eritrea (20.718), Guinea (13.342), Costa d`Avorio (12.396), Gambia (11.929), Senegal (10.327), Mali (10.010), Sudan (9.327) e Bangladesh (8.131).

Per tutta questa marea umana una manciata di CIE da 1500 posti complessivi non serve a niente: di fronte ad una situazione di emergenza di questa portata servono risposte eccezionali.

Il Governo, con il ministero della Difesa, faccia un censimento delle caserme riutilizzabili in ogni Regione e le trasformi nei nuovi CIE, per ospitare non 1500 immigrati ma 150mila.

Servono strutture predisposte, sorvegliate dai militari, possibilmente fuori dai centri cittadini: le vecchie caserme dismesse, presenti uniformemente in ogni Regione, sono la miglior soluzione, in tempi rapidi, per avere centri sorvegliati, con ampi spazi e strutture adeguate, centri dove si entra ma non si esce se non per essere espulsi e rimpatriati.

Questo è quelle che serve, non il pannicello caldo di piccoli centri da 1500 posti…”

Lo afferma in una nota Paolo GRIMOLDI, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda-Lega Nord.