IMMIGRAZIONE: COMO, LEGA CHIEDE CHIUSURA CENTRO DI ACCOGLIENZA. GOVERNO E COMUNE COLPEVOLI

prima-i-comaschi-lega-51234-660x368Como, 10 dic. - "4 mesi fa siamo stati l'unica forza politica che si opponeva all'apertura del centro di accoglienza in via regina a Como, abbiamo protestato manifestato, ma nessuno ci ha ascoltato e oggi la situazione della baraccopoli è totalmente fuori controllo, come era inevitabile che fosse. La colpa è di governo, prefettura e comune di Como che hanno gravissime responsabilità. E' il fallimento di una politica buonista filoimmigrazionista che ha reso Como città invasa e sotto assedio. Gli autori dei furti di cellulari, commessi da immigrati provenienti da Gambia e Guinea, vanno immediatamente espulsi dal centro e dal paese. Risse, violenze, tensioni, degrado, illegalità, falsi minori non accompagnati in realtà maggiorenni, disagi per cittadini e residenti sono i drammatici risultati di un "ghetto" diventato in pochi mesi con oltre 2000 clandestini transitati una vera calamita attrattiva per tutti quei falsi profughi che da Milano e dal sud vogliono andare nel nord Europa.

Così la segretaria cittadina della Lega di Como Alessandra Locatelli e il parlamentare comasco Nicola Molteni.

Como, da capitale della seta è diventata capitale dei clandestini, con ingressi e permanenze illegali a causa di una politica irresponsabile di finta accoglienza senza effettiva integrazione voluta da chi governa il paese a livello nazionale e la città a livello locale. I numeri parlano chiaro: sono solo 27 su 746 sono i profughi effettivi a cui la sub commissione territoriale di Monza ha riconosciuto lo status di rifugiato. Tutti gli altri sono clandestini che vanno espulsi e rimpatriati. Noi - concludono Locatelli e Molteni - chiediamo a governo, prefettura e comune di Como l'immediata chiusura di questo centro costoso e pericoloso per la sicurezza dei comaschi, altrimenti torneremo a scendere in piazza".