PARATIE DI COMO, MARONI: CONCLUDERE LAVORI IN TEMPI RAPIDI
Abbiamo deciso di sbloccare la situazione delle paratie di Como con l'obiettivo di ripristinare le condizioni operative necessarie alla ripresa e al completamento dell'opera". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nella conferenza stampa dopo giunta di oggi. "Con la delibera di oggi - ha aggiunto - si chiude una pagina e se ne apre una nuova, con l'obiettivo di fare tutto quello che serve in tempi rapidi per arrivare alla conclusione dei lavori".
TRE AZIONI - Tre le azioni decise oggi dall'Esecutivo di Palazzo Lombardia. Revoca al Comune di Como del compito di soggetto attuatore dell'intervento. Attribuzione a Infrastrutture Lombarde delle funzioni di stazione appaltante. La costituzione di una 'Unita' di crisi' che presiedera' e coordinera' tutte le attivita' e le relazioni connesse all'intervento con particolare attenzione ai rapporti con il territorio e con le istituzioni.
E' UNA CRISI - L'abbiamo definita unita' di crisi, ha spiegato il Governatore, "perche' quella delle paratie e' una vera crisi. Noi ci assumiamo l'impegno di risolverla ben sapendo che e' complicato e difficile. Io voglio che le opere si facciano e si facciano bene. Ci sono stati coinvolgimenti penali, la Procura della Repubblica, Anac, il Governo, tutti si sono mossi sulle paratie ma non e' stato risolto nulla. Ora la Regione si prende in carico la questione per concludere i lavori. Intendiamo interloquire con tutti: con il Comune di Como, con la Procura, con Anac e con il territorio in tutte le sue organizzazioni".
IL COORDINAMENTO - La prima fase, ha proseguito Maroni, "sara' fare in tempi rapidi una verifica della situazione. Apriremo rapidamente una interlocuzione con Anac per capire se e come possono essere utilizzati i progetti che gia' ci sono. Quando avremo il quadro, potremo fare il cronoprogramma definitivo. Intendiamo comunque procedere nei tempi piu' rapidi possibili. Questa interlocuzione con le istituzioni e con il territorio sara' coordinata dall'assessore Viviana Beccalossi e dall'architetto Paola Ghiringhelli, che avra' il compito di riferire al territorio di Como e di ascoltare le proposte, le idee e i suggerimenti che da questo arriveranno".
GOVERNO NON C'ENTRA - Infine il presidente ha voluto ribadire che "il governo non c'entra con le paratie di Como. Questa - ha detto - e' un'opera della Regione. Cio' detto, nell'ottica della leale collaborazione, io andro' a parlare con Palazzo Chigi per capire se e come il governo possa essere coinvolto. Non ho contrarieta' in questo, ma la responsabilita' e' della Regione".