CALDEROLI. IMMIGRATI. L'ITALIA ORMAI È LA LIBIA D'EUROPA. SIAMO STATI ISOLATI E SIGILLATI DAGLI ALTRI PAESI CHE HANNO BLINDATO I CONFINI, MENTRE NOI SIAMO INVASI

invasioneNegli ultimi due anni, per colpa della politica lassista del Governo Renzi, in Italia sono sbarcati quasi 400mila immigrati, in prevalenza africani che non scappano da nessuna guerra e non hanno nessun requisito per diventare profughi, e la maggior parte di loro sono rimasti qui, come clandestini che girano liberamente per le nostre strade, o come richiedenti asilo ospitati a nostre spese.

Ne sono arrivati centinaia di migliaia e ne arriveranno ancora.

Verranno tutti qui e resteranno qui perché l'Unione Europea non ha nessuna intenzione di aiutarci e prendersene una parte.

L'UE da mesi ci ha scaricato, rifiutando sistematicamente di fare i ricollocamenti promessi, al di là della presa in giro di qualche decina di eritrei generosamente accolti dai Paesi scandinavi, e tutti i Paesi europei, comunitari o no, hanno blindato le loro frontiere, chi erigendo muri o barriere, chi schierando soldati.

La Francia ha chiuso il valico di Mentone, la Svizzera li respinge alla frontiera, l'Austria ha blindato il Brennero, la Slovenia ha messo i soldati al confine.

Siamo stati sigillati dai Paesi confinanti e siamo stati abbandonati da Bruxelles, Parigi e Berlino.

Ieri Alfano ha detto che l'Italia non diventerà la nuova Ellis Island, l'isola porta d'accesso al sogno americano dove per giorni venivano confinati gli immigrati per i controlli prima di accedere a New York.

Forse Alfano ha perso di vista la realtà: l'Italia è già oltre, siamo già diventati il grande hotspot europeo, siamo già diventati la Libia d'Europa, il bubbone che tutti vogliono isolare e tenere lontano.

Ormai il problema è solo nostro e possiamo scegliere di continuare con il porte aperte a tutti e i piagnistei contro l'Europa che ci ha abbandonati oppure iniziare a espellere i clandestini e a respingere i barconi in mare.

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord