CALDEROLI. SANITA’. SE PASSA RIFORMA COSTITUZIONALE ADDIO ECCELLENZE COME SANITA’ LOMBARDA MA AVREMO UN LIVELLAMENTO VERSO IL BASSO E UNA SANITA’ STATALE SUL MODELLO DEL SAN CAMILLO DI ROMA…
Episodi di mala sanità, purtroppo, ne capitano in tutta Italia, ma quello che è accaduto a Roma al San Camillo, con quel poveretto lasciato a morire per due giorni nel degredo e nell’indifferenza, rischia di diventare una regola a livello nazionale se passerà la riforma costituzionale che sarà sottoposta al referendum del prossimo 4 dicembre, che prevede che la tutela della Salute, che era materia concorrente tra Stato e Regioni, debba rientrare nella potestà esclusiva dello Stato. Questo significa che quei sistemi sanitari regionali, come quello della Lombardia, del Veneto o dell’Emilia, che rappresentano un’eccellenza a livello europeo e anche mondiale, diventeranno un ricordo con la gestione di uno Stato che, invece, avrà come livelli di riferimento quelli di un ospedale romano che, pur costando il doppio degli ospedali lombardi, lascia morire un poveretto, nelle condizioni disumane che ci sono state raccontate.
Con questa riforma costituzionale, tra le altre disgrazie che ci porterà, ci sarà anche un livellamento verso il basso dei servizi sanitari, che costeranno di più e offriranno meno servizi, fino ad arrivare a negare anche una morte dignitosa ad un malato terminale.
Così se fino ad oggi abbiamo avuto una migrazione sanitaria dal sud al nord del Paese, da domani, se disgraziatamente dovesse essere approvata la riforma Renzi-Boschi, avremo una migrazione sanitaria verso gli Stati Uniti o il Nord Europa, ovviamente solo per chi se lo potrà permettere, mentre per gli altri ci sarà il trattamento da San Camillo…
Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord