CALDEROLI. REFERENDUM. RENZI ORMAI NON NE INFILA UNA GIUSTA. GLI AGRICOLTORI LO FISCHIANO, I FIORENTINI LO SNOBBANO, IL GOVERNATORE TOSCANO LO CRITICA…

Ormai Renzi non ne imbrocca più una. Si presenta all’assemblea di Coldiretti, dove promette la riduzione dell’irpef agricola, incassa il sostegno al Si al referendum dei vertici dell’associazione ma viene sommerso di fischi dagli agricoltori seduti in platea. Partecipa ad un convegno per sostenere il Si nella sua Firenze e gli organizzatori sono costretti a togliere le sedie per non mostrare i tanti buchi tra il pubblico, come impietosamente denunciato dall’edizione fiorentina di Repubblica con il titolo ‘Renzi, file di sedie vuote portate via prima del comizio referendario’. Poi cerca di raggranellare qualche Si alle sue riforme proponendo di pescare i voti a destra, con il risultato che  tutto il centrodestra si è ricompattato, dopo il vertice di Arcore di due giorni fa con Berlusconi, la Meloni e Salvini, e di aver perso per strada anche uno dei suoi governatori più importanti, il toscano Enrico Rossi che lo ha stroncato senza appello scrivendo ‘#Renzi dice che si vince a destra. Facendo cosi' la #sinistra perde sempre di piu' voti e anima. E lascia praterie ai populismi’. E dire che un anno fa Renzi sembra un Re Mida che trasformava in oro tutto quello che toccava, adesso invece come si muove combina un guaio…

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord