ON. GRIMOLDI (LEGA NORD) - BANCHE. VERGOGNOSO CHE I CITTADINI PAGHINO IL CONTO DEL FONDO USATO PER SALVARE BANCA ETRURIA E LE ALTRE BANCHE AMICHE DEL PD. QUESTI SOLDI LI METTA IL GOVERNO

Non possono essere i cittadini italiani, i qualità di normali correntisti delle banche, a pagare il conto dei quasi due miliardi di euro inseriti dal Governo nel Fondo nazionale di risoluzione per salvare dal fallimento Banca Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche, le quatto banche amiche di Renzi e del Pd.

È vergognoso che alcuni noti istituti di credito stiano aumentando per questa ragione i costi dei conti correnti.

Questi soldi, se le banche non li possono coprire da soli, almeno li metta il Governo che ha voluto questa operazione di salvataggio.

I nostri cittadini devono già sopportare la tassazione più alta d'Europa, hanno le bollette e le tariffe tra le più alte in Europa e i salari mediamente tra i più bassi in Europa: è scandaloso che ora lavoratori, pensionati o studenti debbano anche pagare qualche decina di euro in più per coprire i costi dell'operazione voluta da Renzi e dalla Boschi per evitare il crac di queste quattro banche e forse anche per evitare la galera ai dirigenti di queste banche, alcuni dei quali vantavano amicizie o parentele illustri.

E al danno dei soldi che i cittadini dovranno pagare di tasca propria per questa operazione di salvataggio si aggiunge anche la beffa dei correntisti truffati, che ancora aspettano, dopo quasi un anno, di essere risarciti da questo Stato e da questo Governo.

Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, Deputato della Lega Nord e Segretario Nazionale della Lega Lombarda