FAVA: USCIRE DA CRISI CON MODELLO NORD EUROPA, AGGREGANDO PICCOLE IMPRESE
(Lnews - Brescia) "L'unica modalità per uscire dalla crisi e affrontare un mercato globale è organizzare le filiere, ispirandosi magari al modello vincente adottato nel Nord Europa, in cui le piccole e medie imprese condividono un percorso comune e si alleano, dalla produzione alla distribuzione, per migliorare la redditività". Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo alla presentazione di "Cent'anni di Unione", il libro celebrativo del primo secolo di vita di Confagricoltura Brescia - Unione Provinciale Agricoltori, presieduta dal conte Francesco Martinoni. Autore del volume è il giornalista Guido Lombardi.
CRISI CICLICHE - "Ripercorrendo la storia di 100 anni di Confagricoltura Brescia - ha detto Fava - non posso non notare che alcune crisi sono cicliche e che lo scenario attuale di difficoltà si era già verificato nel 1977, nel corso di una fase depressiva dei prezzi del latte e di un aumento dei costi di produzione".
DA MARCORA SCELTE CORAGGIOSE - L'allora ministro dell'Agricoltura, Giovanni Marcora, riconosciuto dal sistema agricolo come un uomo impegnato a difesa del settore, compì una scelta coraggiosa. "La ritrovo nel libro - ha sottolineato l'assessore Fava -. Marcora si oppose strenuamente alla decisione della Comunità europea di adottare premi per l'abbattimento delle vacche da latte e incentivi per non produrre. Oggi, invece, abbiamo un ministro che ha salutato con entusiasmo i 14 centesimi concessi dall'Unione europea per non produrre. Strano".
SU PREZZO LATTE ORGANIZZAZZIONI SINDACALI TIMIDE - Stride, secondo Fava, soprattutto perché "a livello nazionale è stato accettato che l'Italia, che produce poco più del 60% del fabbisogno interno di latte, abbia 14 centesimi per litro di latte non prodotto esattamente come l'Irlanda, che invece produce il 140%, cioè il 40% in più del proprio fabbisogno. È assurdo e su questo punto, bisogna riconoscerlo, anche le sindacali sono state abbastanza timide".
REGIONE INVESTE - "Sono rimasto solo in parte sorpreso del fatto che due terzi degli investimenti attivati dalla misura 4.1.01 siano articolati sulla produzione di latte - ha commentato Fava - perché significa che, nonostante i prezzi bassi, gli allevatori sono convinti che sia necessario continuare ad investire. E parliamo di cifre erogate da Regione Lombardia tramite Psr di 140 milioni di euro nell'ultimo anno, che significa che altri due terzi, cioè 280 milioni di euro, vengono investiti direttamente dalle imprese agricole".
BASTA LOGICA DELL'EMERGENZA - La logica, per il futuro, è quella di impostare politiche pubbliche e di impresa "che escano dalla logica dell'emergenza, per impostare percorsi di più ampio respiro e di mettere in campo strumenti in grado di garantire marginalità agli agricoltori, anche in periodi di marcata volatilità delle materie prime".