REFERENDUM TICINO, MARONI: VEDRÒ PRESIDENTE CANTONE E CHIEDO A RENZI ZES
26 settembre 2016 (Lnews - Milano) "Ho parlato con il presidente della Repubblica del Cantone Ticino Paolo Beltraminelli circa l'esito del referendum: ci incontreremo la prossima settimana, per capire che cosa succede e, soprattutto, da parte nostra, per definire, anche con l'assessore Brianza, le iniziative necessarie a difendere i diritti dei lavoratori lombardi, che ogni giorno vanno a lavorare in Cantone Ticino". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni durante la conferenza stampa, tenuta con l'assessore al Reddito di autonomia, Inclusione sociale e Post Expo Francesca Brianza, dopo la seduta di Giunta regionale.
LAVORATORI NON CLANDESTINI - "Parliamo di lavoratori - ha precisato Maroni - non di immigrati clandestini".
INTESA PER RAFFORZARE BUONI RAPPORTI LOMBARDIA-TICINO - "Da parte sua c'è stata la massima disponibilità - ha spiegato il presidente -, a collaborare per rafforzare i rapporti di buon vicinato tra Lombardia e Ticino. È interesse di entrambe le regioni".
NESSUN IMPATTO IMMEDIATO - "Da qui ad allora non cambierà nulla - ha assicurato Maroni -. Non c'è alcun impatto immediato del referendum, così come non ci fu dopo il referendum del 6 febbraio 2014, che coinvolse tutta la Confederazione". "In ogni caso - ha aggiunto -, per evitare che succeda qualche cosa di imprevisto, ci incontreremo e definiremo le iniziative più opportune, per garantire la libera circolazione dei lavoratori e i diritti dei lavoratori frontalieri lombardi".
RENZI INSERISCA ISTITUZIONE ZES IN PROSSIMA LEGGE STABILITÀ - "Domani a Renzi, a Milano, - ha concluso Maroni - consegnerò la Proposta di legge che il Consiglio regionale ha approvato il 28 febbraio 2014, per l'istituzione di una Zes-Zona a Economia speciale nelle aree territoriali della Lombardia confinanti con la Svizzera. Venne approvata come risposta al referendum del 2014, per consentire in quelle zone, a 20 chilometri dal confine svizzero, delle agevolazioni fiscali e tributarie per gli imprenditori, per contenere il flusso dei lavoratori verso la Svizzera. È ancora di attualità: l'avevamo mandata in Parlamento, ma giace nei cassetti di qualche Commissione, e domani chiederò a Renzi di inserirla nella prossima Legge di Stabilità".