“Sbaglia il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, a proporre un iter formativo per inserire tutte quelle decine di migliaia di immigrati che si vedono respinta la domanda di asilo non avendone i requisiti, i cosiddetti ‘diniegati’.

Sbaglia per la semplice ragione che non siamo nelle condizioni, economiche e sociali, di accollarci anche decine di migliaia di persone da inserire attraverso un iter formativo e quindi professionale.

In Lombardia c’è una disoccupazione generale superiore al 6%, che si quadruplica nel caso degli immigrati regolarmente presenti nel nostro territorio, per cui eventuali risorse o occasioni di inserimento professionale devono privilegiare prioritariamente i nostri cittadini e non chi è appena arrivato qui senza averne diritto.

Inoltre, pensando allo stato di grave difficoltà delle casse degli enti locali, che non riescono neppure a garantire servizi minimi essenziali come il trasporto o l’assistenza scolastica degli studenti disabili, giusto per fare un esempio, non si comprende con quali risorse andrebbero mantenute queste migliaia di clandestini durante il loro periodo formativo di inserimento.

No, l’unica soluzione è espellere chi è arrivato qui clandestinamente e bloccare le partenze dall’Africa per evitare di far arrivare qui, sul nostro territorio, chi poi non avrebbe comunque diritto a restarvi…”

Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda.