RIFORMA AREE PROTETTE, TERZI: PAROLA D'ORDINE RAZIONALIZZAZIONE

cterzi(Lnews - Milano) "Il progetto di legge sulla Riorganizzazione aree protette si pone un obiettivo ambizioso, quello di dare impulso ad un cambiamento utile per sovraintendere al meglio la tutela e la valorizzazione ambientale della nostra Regione".

Lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi, intervenendo al seminario di approfondimento sul Pdl n.308 'Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio', a Palazzo Lombardia.

I NUMERI - "La riorganizzazione del sistema delle aree protette di Regione Lombardia - chiosa Terzi - che oggi comprende 24 parchi regionali, 66 riserve naturali, 33 monumenti naturali, 242 siti Natura 2000, 101 parchi locali di interesse sovracomunale, la cui gestione è affidata a 85 soggetti diversamente rappresentati (Comuni, comunità montane, parchi regionali, Province, consorzi di servizi, enti del sistema regionale, associazioni ambientaliste e soggetti privati) cui si aggiungono i gestori dei 101 Plis, è un'esigenza generale unanimamente condivisa".

LE FINALITA' - "Il progetto di legge, frutto di ampia condivisione da parte di tutti i soggetti interessati - prosegue Terzi - intende favorire l'integrazione tra le diverse aree regionali protette, il riconoscimento dei servizi ecosistemici, l'incremento di modelli di sviluppo sostenibile delle attività antropiche, la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, la realizzazione di connessioni tra le aree regionali protette e la diminuzione della grande eterogeneità dei livelli di protezione del territorio e dei soggetti gestori, oltre ad una maggiore capacità di intervento dei soggetti gestori".

RUOLO DEI PARCHI - "Al contempo, il progetto di legge - ammette Terzi - indirettamente assolve anche all'esigenza di confermare, in questo periodo di cambiamenti istituzionali, l'opportunità di una gestione dedicata alla conservazione della natura, riconoscendo ai parchi regionali la capacità di costituire una cerniera di collegamento tra il livello regionale e quello comunale".

I TEMPI - "Il Pdl dovrebbe essere in Aula per la discussione entro dicembre - spiega la titolare lombarda all'Ambiente - e comunque prima del Referendum Costituzionale. E' importante ribadire che grazie a questa riforma sarà possibile costruire un nuovo assetto di gestione delle aree Protette a livello regionale, più snello ed efficiente che vede come soggetto di riferimento i parchi Regionali, dando vita ad una nuova organizzazione, meno burocratica e scevra da inutili sovrastrutture".

NESSUN TAGLIO - "Tutto questo - assicura l'assessore - non significa: meno Enti gestori uguale meno risorse da destinare, anzi. Maggiori risorse in cambio di servizi migliori, risparmiando proprio sugli aspetti gestionali-organizzativi".

CAMBIAMENTO NECESSARIO - "Che fosse necessario un cambiamento è un imput che abbiamo ricevuto da più parti, ora si tratta solo di raccogliere la sfida - conclude Terzi -. Il cambiamento va governato non subìto".