POLVERI SOTTILI, TERZI (LN): NOSTRO OBIETTIVO MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL' ARIA

IMG-20160831-WA00008 settembre 2016 (Lnews - Milano) "Il Ministro, insieme a noi, Veneto, Piemonte e Emilia Romagna, sta lavorando a una memoria difensiva da presentare in breve tempo alla commissione Ue competente. Per farlo ci siamo dati un nuovo appuntamento tra due settimane in modo da mettere insieme priorità e modalità di intervento". Così l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Terzi dopo l'incontro a Roma con il ministro Gian Luca Galletti. Al centro del momento di lavoro la riapertura della procedura di infrazione per il superamento delle soglie di polveri sottili nell'aria (Pm10) in tutta la Pianura Padana.

QUALITA' DELL'ARIA NEL BACINO PADANO - "E' stata una riunione al Ministero decisamente utile. Siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda - ha precisato l'assessore lombardo che spinge per predisporre azioni operative -: l'obiettivo non è solo di rispondere alle osservazioni della Commissione Ue. E' chiaro che lo facciamo soprattutto per migliorare la qualità dell'aria del Bacino padano".

IL TEMA DELLE RISORSE - "Per farlo - ha detto ancora l'assessore Terzi - serve però l'impegno concreto di tutti. Ben vengano dunque le risorse già richieste più volte al Ministero" che si è detto disponibile a trovarle.

MAPPATURA AREE GEOGRAFICHE E CATEGORIE SU CUI INTERVENIRE - "Sappiamo bene - ha spiegato l'assessore regionale con delega all'Ambiente - che si tratta di uno sforzo importante. Non si è parlato al momento di cifre. Ma speriamo che qualcosa si trovi. Abbiamo nel frattempo valutato su quali categorie intervenire e in particolare in quali zone geografiche e nelle modalità migliori. Ci rivedremo tra due settimane sempre a Roma per impostare la giusta strategia di attacco, consapevoli tutti quanti che uno dei maggiori 'produttori' di pm10 restano ancora oggi le caldaie e dunque non solo le auto diesel meno performanti".

UN PATTO GENERAZIONALE - "Fatto salvo - ha concluso Terzi - che ogni azione deve avere come priorità non solo il Bacino padano, anche in vista di un fronte comune sul tavolo Ue, ma un patto generazionale tra Stato, Regioni e case produttrici, siano esse di automobili che di impianti di riscaldamento".