IMMIGRATI: MOLTENI (LN), BARACCOPOLI COMO ILLEGALE. COMMISSIONE D'INCHIESTA BLOCCHI LAVORI
" A Como e' caos clandestini. Con i 21 arresti di oggi, grazie al lavoro di procura di Como e forze di polizia, è stata smantellata un'organizzazione criminale dedita al traffico di immigrati clandestini con sede nella città lariana.
La commissione parlamentare d'inchiesta sull'accoglienza dei migranti istituita alla Camera intervenga immediatamente. La Stazione San Giovanni di Como è diventata terra di conquista di clandestini, falsi profughi, centri sociali e no borders che ormai sono fuori da ogni controllo con rischi seri e gravi per la sicurezza locale. Qui c'è un campo di accoglienza a cielo aperto, una favelas, una vera e propria tendopoli che deve essere immediatamente smantellata. Questa zona è diventata terra di bivacco e degrado per oltre 500 falsi profughi che stanno alimentando tensioni e liti, gli immigrati vivono in condizioni igienico sanitarie da terzo mondo, tra malattie, insicurezza e disordini anche per la costante presenza dei centri sociali e dei no borders che fomentano scioperi e rivolte.
Se tutto questo non bastasse, a Como, è in fase di realizzazione un nuovo centro di accoglienza: una futura baraccopoli con oltre 60 casette prefabbricate che si sta realizzando in via Regina nell'ex area Rizzo nel quartiere san Rocco che accoglierà in palese violazione delle normative nazionali ed internazionali - non i richiedenti asilo identificati - ma clandestini che si sono sottratti ai protocolli di protezione internazionale.
Una progetto da bloccare immediatamente e che genererà problemi e disagi ai residenti".
Per questi motivi Nicola Molteni, vicepresidente dei deputati leghisti con il collega Marco Rondini componente della commissione d'inchiesta chiede che questo organismo di controllo intervenga subito bloccando i lavori di realizzazione della baraccopoli in zona San Rocco ripristinando la legalità ed espellendo dal territorio nazionale tutti coloro i quali si pongono fuori dai protocolli di protezione.
Per Molteni è inoltre urgente "che siano auditi i rappresentanti locali di comune e prefettura che stanno gestendo insieme al governo questa emergenza che sta mettendo in ginocchio la città di Como generando forti tensioni sociali anche per la costante presenza di istigatori di professione dei centri sociali".