“La nota mensile dell’Istat, che impietosamente certifica che l'economia italiana non è crescita e prevede per i prossimi mesi un proseguimento della fase di debolezza, che rileva che l'indice del clima di fiducia delle imprese italiane è sceso sotto quota 100 per la prima volta dal febbraio 2015, che sottolinea come nel mese di luglio l’occupazione è scesa, che la produzione industriale è in calo e l’inflazione galoppa, suona come una sentenza di fallimento per il Governo Renzi, una sentenza di fallimento per la sua politica economica fatta solo di grandi annunci e mirabolanti slides ma che non ha portato ad alcuna ripresa economica, produttiva ed occupazionale e non ha prodotto neppure un minimo abbassamento delle tasse. L’economia non cresce, i consumi sono fermi, perdiamo posti di lavoro, la produzione industriale è in calo, il debito pubblico ha raggiunto il record di 2248 miliardi. Basta, Renzi getti la spugna e vada a casa, prima di farci fare la fine della Grecia e costringerci a portare i libri del Paese in Tribunale. Ora serve tornare al voto, subito, per dare fiducia al Paese, ai consumatori, agli investitori e alle imprese: ripartiamo con un Governo eletto dai cittadini, prima che sia troppo tardi”.

Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord