CALDEROLI: IL 70% DI INSEGNANTI NON IDONEI IN LOMBARDIA, NELLE ALTRE REGIONI SOLO IL 40% DI BOCCIATI, LA SOLITA ITALIA A DUE VELOCITÀ

IMG-20160823-WA0000Su 71mila candidati già esaminati agli esami scritti del concorsone per 63mila posti da insegnanti, dalle scuole materne agli istituti superiori, ben 32mila, ovvero quasi la metà, sono stati giudicati non idonei. Questo significa che a settembre non sarà possibile coprire tutte le cattedre, per mancanza di insegnanti idonei, anche se probabilmente questi docenti bocciati verranno comunque ripescati con le supplenze per non lasciare scoperte le cattedre. Ecco la buona scuola tanto pompata da Renzi...

Detto questo mi domando come mai in Regioni come la Lombardia la percentuale di insegnanti risultati non idonei sia del 70% mentre in altre Regioni questa percentuale scende al 40% o addirittura al 31%. Possibile? Troppa severità di giudizio in Lombardia o manica troppo larga nelle altre Regioni?

Mi ero posto la stessa domanda un paio di settimane fa, quando da un'inchiesta del Corriere era emerso che nel Mezzogiorno diplomarsi con il massimo dei voti era quasi una regola e non un'eccezione e che i neo diplomati in Puglia avevano una percentuale di massimi voti superiore di ben cinque volte rispetto alla Lombardia

Tutti geni in Puglia e tanti caproni in Lombardia? Ne dubito. E a riguardo ricordo anche la polemica di inizio agosto per i trasferimenti di migliaia di insegnanti meridionali dal Mezzogiorno, dove non ci sono cattedre, alle Regioni del Nord, dove abbondano studenti e scarseggiano docenti, con un altro paradosso: l'80% di insegnanti sono nelle Regioni del Sud dove però c'è solo un terzo degli studenti. Ecco il circuito vizioso che questo Stato centralista non sarà mai in grado di risolvere fino a quando non si affronteranno i problemi delle singole realtà territoriali con soluzioni adeguate per quella specifica realtà e non appunto a misura unica.

La soluzione è la stessa che proponiamo da anni: federalismo, regionale o macro regionale, per permettere ad ogni area territoriale di trovare le soluzioni ad hoc per le proprie necessità.

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord