CALDEROLI - UN'EPIDEMIA DI DEPRESSIONE SEMBRA AVER CAUSATO GLI ULTIMI ATTENTATI, MA LA CRIMINALPOL LANCIA L'ALLARME: SEMPRE PIÙ TERRORISTI TRA I RIFUGIATI. IL VERO PROBLEMA È AVER APERTO A TUTTI LE PORTE DELL'EUROPA
Pare esserci un'epidemia di depressione, che colpisce tutti coloro che poi si rendono responsabili di sanguinosi attentati terroristici. Il guidatore del camion di Nizza si stava separando, il ragazzo che ha sparato a Monaco era vittima di bullismo, il kamikaze di stanotte ad Ansbach entrava e usciva dagli ospedali psichiatrici... di sicuro qualcuno troverà problemi simili anche nel passato dell'assalitore col machete a Reutlingen o di quello con l'ascia sul treno. A me invece sembra che il filo rosso che lega tutte queste persone sia l'origine, chiaramente non europea, e la religione musulmana.
Anche la Criminalpol lancia l'allarme sul numero crescente di terroristi, compresi appartenenti all'Isis, tra i rifugiati: più o meno integrati, di prima o seconda generazione, richiedenti o no asilo, è inutile e dannoso voler nascondere quale sia il problema. Ormai sembra vietato pronunciare la parola "islamico" in riferimento ad attacchi che seminano quotidianamente terrore, ma è sotto gli occhi di tutti come l'apertura indiscriminata delle porte dell'Unione europea agli immigrati e la politica dell'accoglienza siano alla base di tutto ciò che sta succedendo. Finché penseremo di poter sconfiggere il terrorismo coi gessetti colorati, purtroppo questa epidemia di depressione sarà destinata a diffondersi rapidamente.
Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord