GRIMOLDI: IL TERRORISMO INSANGUINA ANCORA LA FRANCIA. UNA PREGHIERA PER LE TANTE VITTIME E UNA DOMANDA: COSA ASPETTIAMO A REAGIRE?
Un terribile attentato a Nizza, un camion che travolge la gente che affolla la promenade e celebra il 14 luglio, la festa nazionale francese.
La Francia e l'Europa stasera sono di nuovo sotto attacco, sono in guerra e il bilancio provvisorio è terrificante: si parla di 30 morti e di almeno un centinaio di feriti. Le prime immagini sono terribili, con decine di corpi sparsi sull'asfalto.
Una preghiera per i morti. E una riflessione che è anche una domanda che non trova risposta: ma cosa aspettiamo a reagire? Cosa aspettiamo a cercare rimedi estremi per un male estremo come il terrorismo che sta insanguinando l'Occidente? Nell'ultimo mese sono state colpite l'America con la strage in Florida, la Turchia con l'attentato ad Ankara, l'Asia con il terribile massacro nel ristorante di Dacca, con nove italiani trucidati, e adesso ancora la Francia. E in Italia non possiamo dormire sonni tranquilli: oggi la Procura di Milano ha emesso un ordine di cattura per due italo-marocchini partiti per arruolarsi all'Isis in Siria, fanatici che al telefono avrebbero promesso di tornare in Italia per farsi esplodere, anche se uno di questi dovrebbe essere morto proprio in Siria. E nell'ultimo anno in Italia sono stati espulsi 99 fanatici simpatizzanti o sodali della causa jihadista, tra cui 7 imam.
Tutti segnali che confermano che anche noi siamo a forte rischio.
Per questo dobbiamo reagire, prima che sia tardi per farlo