“Prima il rinnovo delle sanzioni europee alla Russia, poi l'uscita della Gran Bretagna dalla UE: per le imprese del Nord, in particolare per le imprese della Lombardia, si profila un'ulteriore contrazione nell'interscambio commerciale con Mosca e Londra e soprattutto nell'export dei nostri prodotti manifatturieri e agroalimentari. Stamattina il ministro Calenda annuncia investimenti in risposta alla Brexit, benissimo chiediamo al ministro e al premier Renzi di indirizzare questi investimenti principalmente verso le Regioni del Nord e in particolare verso la Lombardia, la regione più danneggiata finora dalle sanzioni alla Russia, con un danno superiore al miliardo di euro di mancate esportazioni solo nel 2015, e più a rischio ora dopo la Brexit avendo un interscambio da 9 miliardi, di cui 5,3 di esportazioni, con il mercato britannico: il Governo investa per sviluppare le reti stradali e ferroviarie del nostro territorio, per aumentare il traffico degli aeroporti lombardi e investa per sostenere il nostro tessuto di piccole e micro imprese, cominciando per esempio a diminuire la pressione fiscale e a velocizzare i tempi di pagamento della P.A. verso chi fa impresa."