GRIMOLDI (LEGA) - BREXIT. PER IMPRESE LOMBARDE INTERSCAMBIO CON MERCATO INGLESE VALE 9 MILIARDI L'ANNO. ORA SERVONO NUOVE REGOLE E MENO EUROPA, ALTRIMENTI PER LA LOMBARDIA NON HA SENSO RESTARE NELLA UE
“Il mercato dell'Inghilterra, da solo, vale per le imprese lombarde un interscambio ogni anno di oltre 9 miliardi, stando ai dati forniti da una recente analisi della Camera di Commercio di Milano: si tratta di oltre 5,3 miliardi di export e 4 di import, Milano è prima con un import-export da 3,4, seguita da Bergamo e Varese. Questo significa che l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa rende ancora meno conveniente la permanenza dell'Italia in UE per ragioni commerciali, soprattutto per la Lombardia, che copre da sola il 27% di tutto l'interscambio tra Italia e Inghilterra, e per le altre Regioni del Nord che da sole coprono il complessivo 63% del l'interscambio commerciale con l'Inghilterra che ammonta a circa 33 miliardi.
È chiaro che adesso per la Lombardia cambia tutto con Londra fuori dalla UE per cui sarà necessario rivedere numerose regole di questa Europa, in una parola avere meno Europa e meno vincoli, considerato che avremo una forte penalizzazione nell'export con il mercato inglese. Ma anche il Governo italiano dovrà fare una riflessione sulla Lombardia, regione già fortemente penalizzata dalle sanzioni europee alla Russia: ora più che mai Renzi deve concedere maggiori forme di autonomia alla Lombardia, altrimenti con le regole attuali perderemo competitività sui mercati e se si ferma la locomotiva della Lombardia si fermano tutti gli altri vagoni che trainiamo con il nostro Pil e le nostre tasse."
Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda.