CALDEROLI. TERRORISMO. ENCOMIO PER I DUE AGENTI CHE HANNO FERMATO AMIR. MA PERCHÉ ERA IN ITALIA? PERCHÉ SI TROVAVA A MILANO?

Complimenti alla nostre forze dell'ordine e complimenti a questi due giovani poliziotti coraggiosi che hanno fermato l'attentatore di Berlino. Auguri di pronta guarigione all'agente ferito: ora auspico che entrambi ricevano il giusto encomio per il lavoro svolto e il coraggio dimostrato.

Adesso però giriamo una domanda a chi, da Gentiloni ad Alfano, per mesi ha ripetuto che l'Italia era al sicuro dalla minaccia jihadista: perché questo terrorista, l'uomo più ricercato d'Europa, ha scelto di rifugiarsi proprio in Italia? Forse perché sapeva di trovare appoggi e coperture qui?

Ed è una coincidenza che si trovasse proprio alle porte di Milano?

Forse no, pensando che in Lombardia c'è la più grande comunità islamica in Italia e dove nell'ultimo anno e mezzo ci sono state decine di provvedimenti, tra arresti ed espulsioni, nei confronti di soggetti radicalizzati nelle moschee lombarde.

Svegliamoci...

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord