Grimoldi: Adesso basta, si sta passando il segno

Liberi gli studenti dell’Università Statale di Milano di contestare chiunque, compreso Matteo Salvini, ma non possono utilizzare l’edificio Via Festa del Perdono e le finestre dell’università per minacciare di morte un ministro della Repubblica, un parlamentare eletto dal popolo e rappresentante dei cittadini, con uno striscione che recita ‘Salvini muori, Salvini crepa, Salvini infame, sparate a Salvini, Salvini a testa in giù". Le contestazioni non si fanno utilizzando i muri di un’istituzione pubblica. Per cui adesso o la Statale identifica e punisce adeguatamente questa studenti anche con l’espulsione, oppure di questa vergogna ne dovranno rispondere i vertici dell’ateneo. Perché è loro la responsabilità di quello che accade dentro gli edifici di loro pertinenza. Un’ultima domanda: i cattivi maestri che coltivano il seme dell’odio nelle menti degli studenti si trovano anche dentro la Statale?