Grimoldi: È un segnale importante quello dato dal Governo che, attraverso il presidente Giuseppe Conte, ha inviato una lettera al premier pakistano

Per chiedergli di attivarsi affinché venga fatta chiarezza, e giustizia, sull’atroce delitto di Sana Cheema, la 25enne ragazza pakistana che viveva a Brescia, uccisa in Pakistan dalla sua famiglia che si opponeva alla sua volontà di vivere qui, come un’italiana, facendo le sue scelte e non accettando un matrimonio imposto. Questa è una battaglia di civiltà oltre che di giustizia, perché se questi assassini non venissero condannati non avrebbe senso continuare ad avere rapporti diplomatici con uno Stato dove i diritti delle donne, i diritti umani, non vengono rispettati.