COMO, PROFUGHI. MOLTENI (LN): “ACCOGLIENZA OCCUPANTI È FOLLIA, SUBITO ESPULSIONI. LEGA TORNA IN PIAZZA”

presidiocucciagoCOMO, 27 MAG - “Siamo alla follia. L’amministrazione buonista di sinistra di Cucciago accetta e giustifica l’arrivo di otto immigrati in case private, presunti clandestini, che hanno occupato illegalmente l’Opera Pia Don Guanella. Loro occupano e la sinistra li accudisce. Con Renzi al governo e sindaci come quello di Cucciago le istituzioni sono diventate lo zimbello degli stranieri. E la complicità delle prefetture è colpevole. Per colpa loro infatti la credibilità del Paese è in frantumi e così si sta alimentando il business dell’immigrazione clandestina, affare per tante coop dell’accoglienza”. Così il deputato leghista canturino Nicola Molteni, che - dopo aver scritto direttamente a premier e ministro dell’Interno - sull’occupazione dell’antica dimora di via Trento e Trieste, a Sormano, chiede conto al governo “delle ragioni per cui non sia stata prevista l’immediata espulsione per gli stranieri occupanti” e “come sia possibile che a 15 immigrati (sui 24 totali), pur riconosciuti irregolari, sia continuamente garantito vitto, alloggio e ogni genere di assistenza”. Al ministro dell’Interno Molteni chiede inoltre “come pensi di poter garantire la sicurezza pubblica se dà accoglienza a clandestini con un passato ignoto: questa gente non sappiamo da che parte arrivi, se abbia precedenti penali, se sia scappata di galera. Il governo sta importando potenziali delinquenti”. “La sinistra premia l’illegalità con l’accoglienza - dice Molteni -. Governo, sindaco di Cucciago, con la complicità delle prefetture, continuano a porgere l’altra guancia a stranieri che ripagano con delinquenza, atti violenti e continue pretese. E intanto di fronte ai tanti comaschi in difficoltà governo e istituzioni locali si voltano dall’altra parte. La Lega Nord tornerà in piazza contro questo becero razzismo al contrario. Siamo stanchi di un governo e di amministrazioni locali che viziano i clandestini e sono invece inflessibili con i comaschi in condizioni di reale bisogno”.