Calderoli – Ong. Intercettazioni dei servizi esteri? Magistratura verifichi con tracciati nautici, scatole nere ecc quanto ci sia di vero

28 aprile - Al posto che fare il tiro al bersaglio mediatico e politico - tiro al bersaglio peraltro proveniente dai soliti noti e da parte di tutti coloro che dall’arrivo in massa di decine di migliaia di immigrati hanno un indubbio 'cui prodest?' - sul procuratore di Catania sarebbe opportuno verificare davvero quali sono le agenzie, citate dal pm catanese riferendosi ai contatti tra trafficanti di esseri umani e le navi delle Ong che stazionano nel Mediterraneo, che a detta di Zuccaro ‘non svolgono attività di polizia giudiziaria e hanno documentato i contatti ma si tratta di atti che non posso utilizzare processualmente, anche se mi danno la conoscenza certa che questo avviene’.
Le intercettazioni sui contatti tra organizzazioni criminali e navi Ong a detta del pm ci sono, anche se non sono utilizzabili come prove in quanto provenienti da servizi di intelligence stranieri, ma rappresentavano un presupposto per l'apertura di un fascicolo di indagine avviata dal pm Zuccaro e lo rappresentano per andare avanti.
A questo punto la magistratura non si fermi, vada fino in fondo e, per verificare la fondatezza di quanto sta emergendo, valuti l’opportunità di acquisire ufficialmente tutto quanto riguarda l’attività negli ultimi mesi di queste navi ONG nel Medieterraneo, ovvero tracciati nautici, ‘scatole nere’, tabulati telefonici e tutto quanto può essere utile? 
Almeno così si farebbe chiarezza, anche senza utilizzare le intercettazioni dei servizi segreti esteri.

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord