Maroni su consultazione 22 ottobre: referendum è strumento massimo di democrazia

21 aprile 2017 - (Lnews - Bergamo) "Il referendum è lo strumento massimo di espressione della democrazia: la sovranità appartiene al popolo, dice la Costituzione, non ai ministri o ai governatori, o ai sindaci. La consultazione del popolo su un argomento così importante è un atto di democrazia".

Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei cronisti sulla consultazione referendaria per l'autonomia.

A chi gli ha fatto presente che le opposizioni sostengono sia un voto molto costoso, il governatore della Lombardia ha detto: "Anche le elezioni costano - ha sottolineato con una punta di incredulità il presidente Maroni - allora evitiamo di farle, non e facciamo più. Faremo il referendum perché è giusto farlo, un passaggio rilevante verso una svolta che porta solo benefici per i cittadini lombardi".

Circa le attese di un voto trasversale al referendum, il presidente Maroni ha commentato così: "Non credo che nessuno lombardo possa votare 'no' al quesito 'Vuoi che una parte rilevante dei 53 miliardi di tasse lombarde che escono dalla Lombardia e non tornano rimangano qui per aiutare chi ha bisogno, per realizzare gli ospedali, per migliorare l'assistenza sanitaria, abolire il bollo auto?".

"Quale cittadino lombardo - ha continuato il presidente Maroni - potrebbe dire di no? C'è qualcuno che potrebbe dire di no per ragioni ideologiche? Mi appello al buon senso dei cittadini lombardi: volete una regione più ricca che dia più servizi ai cittadini tenendoci parte dei nostri soldi? Votate sì al referendum".

"Io sono sempre pronto a discutere e a collaborare, lo stiamo facendo oggi, l'ho fatto molte volte con il Governo, quindi se ci saranno segnali di concretezza dialogherò volentieri con il Governo. Intanto oggi abbiamo fissato la data del referendum". Così il presidente Maroni ha poi risposto al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che - pur condividendo in linea di massima gli stessi obiettivi indicati dal governatore per il referendum - ha sostenuto l'ipotesi avanzata dal ministro Martina di un invito al dialogo con l'esecutivo in modo che si escluda la consultazione.

PER LA PRIMA VOLTA VOTO ELETTRONICO - "Oggi la notizia è: c'è la data per il referendum. Da domani - ha aggiunto il presidente Maroni - metteremo in atto tutte le procedure per l'indizione del referendum che per la prima volta si svolgerà con voto elettronico". "Da oggi inizia una partita interessante e importante - ha detto ancora Maroni -; la partecipazione del Governo mi va benissimo, perché il governo è mio interlocutore, vedremo se ci saranno le condizioni per un dialogo sulle cose concrete".