ON. GRIMOLDI – BARISTA UCCISO. CITTADINI DEVONO POTERSI DIFENDERE CON LE ARMI, HA RAGIONE VEDOVA RACCAGNI QUANDO DICE CHE SUO MARITO SAREBBE ANCORA VIVO SE AVESSE AVUTO UNA PISTOLA

04 aprile - Via l'eccesso di legittima difesa e facilitiamo il possesso di armi da fuoco per i cittadini che vivono in zone isolate o hanno esercizi commerciali o imprese.

Ha ragione la vedova di Pietro Raccagni, il macellaio bresciano massacrato nella propria abitazione nel luglio del 2014 da una banda di criminali albanesi, che oggi, in un'intervista al Giorno, ha dichiarato: 'Mio marito è stato ucciso sotto gli occhi della famiglia. Siamo di fronte a un governo inerte, che non fa niente per evitare che succedano queste cose. E quando succedono, i responsabili hanno quasi più diritti dei familiari delle vittime' e ha aggiunto che 'se avesse avuto una pistola, mio marito magari avrebbe sparato in aria invece di affrontarli a mani nude e sarebbe ancora vivo'

Ha ragione, se non avesse avuto un fucile oggi forse piangeremmo anche il ristoratore di Casaletto Lodigiano oltre al barista di Budrio.

I cittadini devono potersi difendere dentro le proprie abitazioni e i propri esercizi commerciali, devono poter difendere le loro vite e lo Stato non può perseguirli schierandosi sempre dalla parte di chi aggredisce la proprietà altrui e la vita altrui.

Lo afferma l’on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord.