Calderoli, rapina Budrio. Altra vittima innocente, servono leggi severe contro i delinquenti. Troppe rapine da ‘arancia meccanica’

02 aprile - Un mese fa un uomo, nel bresciano, ridotto in fin di vita da un gruppo di rapinatori che gli hanno fracassato la testa durante una rapina nella sua villa, due settimane fa avrebbe potuto accadere la stessa cosa a Casaletto Lodigiano se il ristoratore non fosse riuscito a reagire e a sparare un colpo, adesso un barista ucciso nel bolognese.

Una serie di rapine violenze in stile 'Arancia meccanica' che dimostrano come le leggi attuali in Italia non bastino per dissuadere la criminalità dall'aggredire alla proprietà altrui non esitando anche a uccidere: servono leggi che facciano da deterrente, che scoraggino chi intende delinquere, servono pene esemplari per chi aggredisce la proprietà altrui e ovviamente occorre eliminare l'eccesso di difesa.

Oggi chi vuol fare una rapina sa di rischiare pochissimo, al massimo una manciata di anni di carcere che verranno poi dimezzati con indultini e pene alternative, se invece sapessero che rischiano vent'anni di carcere solo per la rapina e di prendersi una fucilata dal proprietario forse ci penserebbero due volte prima di colpire.

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord