Grimoldi e Malanchini: bene sindaco di Palazzago (BG) che ha avviato battaglia per verificare le certificazioni caf dei cittadini. Presentata interrogazione al ministro economia

29 marzo - Il Comune di Palazzago (BG), come tanti Comuni ben governati dalla Lega Nord, ha richiesto che gli uffici comunali controllino il 100% delle domande di prestazioni socio-assistenziali, in modo che siano certificati eventuali patrimoni e redditi posseduti all'estero. Oltre a questo adempimento il sindaco ha inoltre interpellato tutti i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) utilizzati dai cittadini extracomunitari, per vedere se viene rispettata la normativa prevista dal DPR 445/2000, e seguenti, proprio per i cittadini extra UE.

"Complimenti al sindaco di Palazzago - commentano Paolo Grimoldi, Segretario Nazionale Lega Lombarda, e Giovanni Malanchini, responsabile nazionale Enti Locali Lega Lombarda - perché c'è il dubbio, fortissimo, che le dichiarazioni ISEE dei cittadini extra UE possano essere incomplete e causare una emorragia di fondi pubblici. Eventuali omissioni dei CAF,  se comprovate, creerebbero profonda ingiustizia sociale nei confronti dei nostri cittadini. I nostri parlamentari hanno già presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ci muoveremo a tutti i livelli per portare avanti questa battaglia di civiltà, in un ingiustificabile clima omissivo".

"Ringrazio la Lega Nord - spiega il sindaco leghista di Palazzago, Michele Jacobelli - per aver recepito la segnalazione di un suo Sindaco e averla prontamente girata al Governo e al Ministro del Tesoro con un'interrogazione parlamentare. Ora vedremo se il Governo accetta di continuare a subire questa emorragia di fondi nazionali perché la condivide o se corre ai ripari. La nostra procedura prevede che gli uffici comunali controllino il 100% delle domande di prestazioni socio-assistenziali passando il nominativo alla GdF. Oltre a questo abbiamo interpellato tutti i CAF utilizzati dai cittadini extracomunitari per vedere se viene rispettata la normativa prevista dal DPR 445/2000, e seguenti, proprio per i cittadini extra UE, avendo il dubbio, fortissimo, che le dichiarazioni ISEE dei cittadini extracomunitari possano essere viziate e causare una emorragia di fondi nazionali e regionali. 

Stiamo continuando ad inviare ai CAF le richieste di documentazione relative alle dichiarazioni ISEE degli anni passati. Copia di ogni richiesta viene inviata per conoscenza alla Guardia di Finanza e all'INPS. Per bloccare sul nascere ogni eventuale pretestuosa contestazione degli interessati sarebbe sufficiente che in qualunque bando di prestazioni socio assistenziali venisse aggiunta la disposizione per cui i Comuni non possono accettare nè istruire la pratica se mancano i documenti originali rilasciati dalle Nazioni di origine, nelle modalità previste dalla legge".