Maroni da Cernobbio, immigrazione: per fermare i flussi serve coinvolgimento Onu, campi profughi vanno fatti in Libia

maroni villa d'este5 settembre 2015  (Lnews - Cernobbio/Co) "L'accordo franco-tedesco sugli immigrati? C'è un solo modo per fermare l'immigrazione di clandestini, non di profughi, ovvero non farli partire. Intanto diciamo che i profughi sono una cosa e i clandestini un'altra, anche se in Italia non viene fatta alcuna distinzione e il Governo non applica la legge che prevede che appena uno entra vada identificato per stabilire se è un profugo o un clandestino. La maggior parte stanno arrivando dall'Africa sub-sahariana dove la guerra non c'è, per cui questi sono tutti immigrati economici, non profughi siriani, e vanno fermati prima che partano. Bisogna coinvolgere le Nazioni Unite, perché questa è la più grande emergenza umanitaria degli ultimi 30 anni. L'Onu manda i caschi blu ovunque, stavolta devono mandarli in Libia, fermare i flussi e lì selezionare chi deve partire e chi no, chi ha diritto all'asilo viene portato in Europa e chi non lo ha viene rimandato nel Paese d'origine. Purtroppo invece non accade così e noi stiamo subendo un'invasione di clandestini in violazione di ogni regola".

Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti alla quarantunesima edizione del 'Forum the European House - Ambrosetti a Villa d'Este' dal tema: 'Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive' a Villa d'Este a Cernobbio (Como).

"Bisogna distinguere tra i profughi, che hanno diritto alla protezione internazionale e vanno quindi accolti, e chi invece non viene da uno Stato di guerra ed è quindi un immigrato clandestino, che secondo la legge va espulso e rimandato indietro da dove proviene. Questa distinzione non viene fatta in Italia e questo genera la confusione cui stiamo assistendo sul nostro territorio ed è questa una delle critiche che faccio al Governo, oltre a quella di non aver coinvolto le autonomie, le Regioni e i Comuni, nel gestire questa emergenza.

Perché non pensare di fare i campi di accoglienza, i campi profughi, in Africa, in Libia se si può fare, oppure in Egitto o in Tunisia, e lì fare la distinzione tra chi è profugo e no? Cosi si eviterebbero le partenze dei barconi e le morti in mare? Perché le Nazioni Unite non prendono un'iniziativa insieme all'Europa e chiedono e ottengono dal Governo libico di fare lì dei campi attrezzati gestiti dalle Nazioni Unite e dove ci siano le commissioni internazionali per stabilire chi ha i requisiti per lo status di rifugiato, che verrà poi portato in Europa in aereo in tutta sicurezza, e chi invece non può partire?.

L'Europa non sta reagendo davanti a questa emergenza, ma l'Italia ha una straordinaria opportunità per scrivere le nuove regole, essendo al centro del Mediterraneo ed essendo un punto di riferimento per gli Stati africani. E credo che il Governo italiano debba prendere un'azione politica forte sul tema dell'immigrazione, debba intraprendere una politica forte verso i Paesi africani, andando lì da loro e stipulando accordi per bloccare le partenze, con l'Europa andando a Bruxelles a farsi sentire per davvero, e con le Nazioni Unite. Spero che il 30 settembre il presidente Renzi vada a New York e convinca l'Onu ad assumere un'iniziativa con i Paesi africani"

(Lombardia Notizie)