Migranti a Chieve, notte di protesta. Le preoccupazioni dei residenti e la manifestazione di stasera

Stop-Invasione-MilanoLa manifestazione Stasera alle 21 i Giovani Padani con il consigliere Regionale Federico Lena, l'Onorevole Guido Guidesi e i residenti daranno vita ad una manifestazione pubblica in piazza.

La serata

Sale la preoccupazione a Chieve dopo l’arrivo di 36 migranti nella palazzina di piazza Don Lino Zambonelli. Ieri sera, dalle 21 alle 23, è stato necessario l'intervento del 118 con due ambulanze a causa di lievi malori accusati dagli ultimi arrivati, giunti direttamente dall’aeroporto di Bresso, nel milanese: 11 uomini provenienti dalla Nigeria e dal Ghana, sono stati visitati e ricoverati negli ospedali di Crema e Lodi. I medici, che hanno riscontrato sintomi di stress da viaggio e disidratazione, li hanno dimessi stamattina.

L’intervento dei carabinieri Preoccupati dal continuo viavai delle ambulanze, alcuni residenti si sono riuniti in strada, facendo ritorno a casa solo un paio d'ore dopo, verso le 23.30, in seguito all’intervento del comandante della stazione dei carabinieri di Bagnolo Cremasco,

il maresciallo Alessandro Ciaberna e del luogotenente Giovanni Ventaglio, sino a ieri a capo del comando di Crema. L'intervento dei militari ha rasserenato gli animi e offerto una possibilità di dialogo a persone che si sono sentite letteralmente abbandonate dalle istituzioni.

 

Trattativa tra Prefettura e privato Il sindaco Davide Bettinelli, rispondendo alle moltissime domande dei residenti, ha ricordato che la presenza dei migranti deriva da un accordo diretto tra la Prefettura di Cremona e la proprietà dello stabile, l’Immobiliare Giuseppina Costruzioni e di esserne venuto a conoscenza sono durante i lavori di preparazione dello stabile. Oltre ai 36 già arrivati la proprietà ha fornito la disponibilità ad accogliere altre persone: nella stessa palazzina e in quella confinante potrebbero essere occupati altri 14 appartamenti. Sin da subito il sindaco, decisamente contrario all'iniziativa, aveva commentato: “è solo una questione di business”.

Il business L’accordo prevede che ai migranti vengano garantiti vitto e alloggio, vestiti, pocket money da 2,50 euro al giorno ed una scheda telefonica da 15 euro al mese. Gli ospiti devono frequentare un corso di lingua italiana per la durata di 2 ore a settimana. In cambio l’Immobiliare riceve 35 euro al giorno per ogni migrante, il che vuol dire che ogni giorno incassa dallo Stato italiano 1.260 euro: in un anno si tratta di 460.000 eurocirca, dai quali vanno ovviamente scalati i soldi per il materiale da fornire, le lezioni ed il cibo.