CECCHETTI (LEGA), MOZIONE A SOSTEGNO MICROBIRRIFICI LOMBARDI: TROPPE TASSE UCCIDONO IL SETTORE

cecchetti birra“La birra sia riconosciuta come prodotto agricolo. In questo modo si potrebbero dirottare al settore importanti aiuti comunitari”.

In Lombardia ci sono 124 produttori e 4,7 milioni di consumatori

Milano, 22 luglio 2015 – Troppe tasse sulle birre rischiano di uccidere un settore nascente dell’economia come i micro birrifici con gravi ricadute occupazionali.

L’allarme arriva dal Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che sulla questione ha presentato a Palazzo Pirelli una mozione con la quale chiede “passi e azioni” affinché la birra sia riconosciuta come prodotto agricolo e dunque che la filiera possa essere sostenuta e aiutata anche attraverso la politica agricola comunitaria. La Lombardia è la prima regione in Italia per numero di aziende brassicole124 realtà tra micro birrifici e brew pub e 2 stabilimenti industriali, con circa 4,7 milioni di consumatori lombardi. “Numeri – sottolinea il Vicepresidente Cecchetti – di tutto rispetto. Il settore sarebbe in grado di generare migliaia di posti di lavoro ma l’aumento delle accise sul prodotto rende impossibile qualsiasi progetto di sviluppo e dunque taglia possibilità di occupazione soprattutto giovanile. Tra ottobre 2013 e gennaio 2015 – prosegue Cecchetti – c’è stato un incremento delle accise pari al 30%: praticamente su una birra di 66 cl si pagano 46 centesimi di tasse contro i 21,3 che pagano gli spagnoli e i 19,5 dei tedeschi. In queste condizioni sviluppare il settore e competere con le altre realtà europee è impossibile”.

In questo scenario la birretta che costa sempre più finisce per essere sempre meno richiesta, tanto che secondo una recente indagine il consumo di birra nel giro di poco tempo è calato del 3%.  Nella mozione, che sarà discussa in una prossima seduta di Consiglio Regionale, Cecchetti chiede, oltre al riconoscimento della birra come prodotto agricolo -  la stragrande maggioranza dei micro birrifici operano tra l’altro sulla base del principio del km zero o chilometro utile – provvedimenti per sostenere e valorizzare le aziende del settore e al tempo chiede di sostenere le legittime richieste dei produttori che chiedono una diminuzione della tassazione.