Risse nelle carceri, Bordonali: «I detenuti stranieri scontino la pena nei paesi di origine»

Dopo una maxi-rissa nel carcere di Brescia che ha coinvolto trenta detenuti albanesi e magrebini, l’assessore lombardo alla sicurezza attacca: «Sono il 50% dei detenuti»

assessore_regionale_simona_bordonali-300x244«Ormai la questione del sovraffollamento carcerario non è più rimandabile, è necessario far scontare la pena ai detenuti stranieri nel proprio Paese d’origine. Questo intervento consentirebbe di risparmiare ingenti risorse economiche e permetterebbe di avere spazio per far rispettare le sentenze, visto che in Lombardia la popolazione carceraria di origine straniera è circa il 50% di quella totale». Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, commentando la rissa avvenuta, ieri sera, nel carcere Canton Mombello di Brescia che ha coinvolto una trentina di detenuti. Da una parte un gruppo di magrebini, dall’altra gli avversari di origine albanese, e un carcerato è finito pure in Ospedale.

«Si è trattato di un vero e proprio scontro tra bande, con nordafricani da una parte e stranieri dell’est dall’altra. Episodi simili si sono verificati nelle scorse settimane anche a Bergamo e Cremona, oltre che a marzo nello stesso carcere di Brescia. Esprimo solidarietà agli agenti e alla direttrice della casa circondariale, che stanno lavorando sotto organico e con un numero di detenuti superiore al massimo consentito. Invito il Governo a risolvere presto la questione».

Fonte: corriere.it